
Via libera al glifosato, l’erbicida più usato seppur controverso
Approvato per altri dieci anni l’utilizzo del glifosato, ma con dei limiti. Questa la decisione della Commissione europea in merito all’erbicida più diffuso, nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo reputi “potenzialmente cancerogeno”.
Che cos’è il glifosato?
Si tratta dell’erbicida lanciato sul mercato della multinazionale Bayer-Monsanto con il nome commerciale “Roundup“. Il glifosato è il prodotto chimico più utilizzato a livello mondiale per eliminare le piante indesiderate in agricoltura e nella gestione del verde pubblico. Il suo impiego è aumentato notevolmente nelle coltivazioni geneticamente modificate. Venne usato per la prima volta negli anni Settanta. Ad oggi è consentito l’uso in 130 paesi.
L’ultima licenza di approvazione avvenne nel 2017, ma fu prorogata per soli cinque anni piuttosto che per i canonici quindici. Questo in seguito alla classificazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) aveva classificato per la prima volta il glifosato come “possibilmente cancerogeno“. Da quel momento, le associazioni animaliste e ambientaliste si sono rivolte alle istituzioni per bandirne l’utilizzo, facendo leva sulle controindicazioni sia per la salute della flora, ma anche della fauna e soprattutto delle persone.
L’approvazione dell’Unione europea
Le lotte non hanno però avuto riscontro positivo per l’Unione europea, che ha approvato lo scorso 16 novembre l’utilizzo del pesticida per altri dieci anni. Tutto questo però con delle limitazioni. La Commissione europea ha infatti stabilito che sia necessario non abusare della sostanza. Tra queste limitazioni troviamo il divieto di uso in parchi e giardini pubblici, o ancora il veto di utilizzo per il disseccamento del raccolto.
A sostegno dell’uso del glifosato si schiera l’EFSA (European Food Safety Authority), dichiarando di non aver individuato alcuna “area critica di preoccupazione” per gli effetti nell’uomo, negli animali e nell’ambiente che possa impedire l’autorizzazione dell’erbicida.
a cura di
Annachiara Magenta