
Usa, il Sud Carolina dice no all’aborto dopo sei settimane
Era rimasto l’unico Stato del sud in cui le donne potevano interrompere la gravidanza, il Senato della Carolina del Sud ha deciso di bloccare l’aborto, nonostante l’opposizione di alcune senatrici. Sono attese sfide legali
No all’aborto dopo sei settimane, è il nuovo bando introdotto in South Carolina, Stati Uniti. Era rimasto l’unico Stato del sud dove le donne potevano interrompere la gravidanza. Il Senato, controllato dal Grand Old Party, lo ha approvato attraverso un bando, superando l’ostruzionismo di alcuni senatrici, di cui tre repubblicane.
Il provvedimento verrà ora inviato al governatore, Henry McMaster, anche lui di compagine repubblicana, il quale si è già espresso favorevolmente sulla sua firma. Sono naturalmente attese delle sfide legali, dopo che lo scorso gennaio, la corte suprema statale aveva cancellato un precedente ed analogo divieto dell’aborto, stabilendo che la costituzione del Palmetto State garantisce il diritto ad interrompere la gravidanza.
In aprile, invece, le oppositrici al progetto di legge, note anche come “sorelle senatrici” avevano bloccato un disegno di legge che avrebbe vietato l’aborto al concepimento. Risultati vani tutti i tentativi di modifica, compreso l’ultimo della senatrice Katrina Shealy, la quale voleva estendere il periodo a dodici settimane e anche a venti per casi di stupro o incesto.
“Non costringete le donne a prendere una decisione in sei settimane per qualcosa che potrebbero non sapere nemmeno che sta accadendo. Tutti voi che mi ascoltate avete figli o nipoti: voglio che vi fermiate a pensare alle leggi che state facendo per il loro futuro. Avete parlato con loro?”, questo l’appello della Shealy in Aula.
Secondo la senatrice la motivazione del suo no alla legge è chiara: “Perché non chiedete loro come si sentono ad avere lo Stato della Carolina nella loro camera da letto, al loro tavolo da pranzo, nello studio del medico e nella sala travaglio con loro”. Duro attacco nei confronti di una legge che la senatrice disprezza e trova inammissibile.
Precedenti anche in Nord Carolina
Nel frattempo, la vicina Nord Carolina, una settimana fa, ha assistito ad un analogo episodio. L’assemblea locale, a maggioranza repubblicana, ha approvato un disegno di legge che bandisce l’aborto dopo 12 settimane, aggirando il precedente veto posto dal governatore democratico.
Dopo la storica sentenza della Corte suprema americana, nel giugno scorso, la pratica dell’aborto è vietata in diversi Stati: Alabama, Arkansas, Texas, Kentucky, Louisiana, Mississipi, Oklahoma, Tennessee, West Virginia. In Georgia è consentito solo nelle prime sei settimane, mentre in Florida al momento è vietato dalla 15esima settimana. La Virginia è la meta preferita dagli americana per interrompere la gravidanza in modo legale. Più a ovest, le mete preferite sono Illinois, Kansas, New Mexico e Colorado.
a cura di
Andrea Bocchini