Attacco drone al Cremlino condotto dall’Ucraina

Attacco drone al Cremlino condotto dall’Ucraina

Il New York Times riferisce che, secondo i funzionari statunitensi, l’attacco drone condotto al Cremlino sia stato diretto dall’Ucraina.

Secondo i funzionari statunitensi, il recente attacco con un drone al Cremlino è stato probabilmente condotto da un’unità militare o di intelligence ucraina nell’ambito di una serie di operazioni segrete contro obiettivi russi. Sebbene le agenzie di spionaggio americane non dispongano di informazioni specifiche sull’identità dell’aggressore, ritengono che siano coinvolti i servizi di sicurezza ucraini. Queste azioni hanno suscitato la preoccupazione dell’amministrazione Biden.

Non è certo che il Presidente Volodymyr Zelensky o altri alti funzionari ucraini fossero a conoscenza dell’operazione. Tuttavia, alcuni funzionari ipotizzano che il Presidente non fosse a conoscenza dell’attacco.

La valutazione iniziale fatta dalle agenzie si è basata su diverse comunicazioni intercettate. I funzionari russi hanno attribuito l’attacco all’Ucraina, mentre quelli ucraini hanno espresso la convinzione che il loro Paese fosse effettivamente responsabile dell’incidente. L’attacco in questione ha comportato l’uso di due droni che sono stati pilotati verso il Cremlino il 3 maggio scorso, ma ha provocato danni minimi.

Secondo i funzionari statunitensi, la fiducia che il governo ucraino abbia autorizzato l’attacco dei droni al Cremlino è bassa. Questo perché non ci sono prove specifiche che identifichino i funzionari, le unità o gli agenti governativi coinvolti. Inoltre, è ritenuto che gli ucraini siano responsabili di altri attacchi, come l’assassinio della figlia di un nazionalista russo e l’uccisione di un blogger filorusso. Ulteriormente, ci sono sospetti che agenti filo-ucraini siano dietro l’attacco ai gasdotti Nord Stream, che trasportano il gas naturale dalla Russia all’Europa. Tuttavia, i legami tra questi agenti e il governo ucraino non sono ancora stati determinati. I funzionari statunitensi non hanno fornito ulteriori dettagli sulla loro valutazione e i rappresentanti di varie agenzie governative hanno rifiutato di commentare.

A cura di

Rachel Anne Andres Rialo

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