
Caro affitti: sbloccati 660 mln previsti nel Pnrr
I 660 milioni saranno impiegati per sbloccare nuovi alloggi per gli studenti universitari.
Negli ultimi giorni si è mossa una protesta da parte di tutti gli studenti universitari d’Italia. Questa protesta riguarda il caro affitti e i prezzi sempre più esorbitanti per affittare una casa, come studente universitario fuorisede. Il governo è finalmente intervenuto. È stato approvato un piano per utilizzare 660 milioni di euro per creare alloggi più convenienti per gli studenti. Questo denaro proviene da un programma destinato ad aiutare le università. Il governo ha dovuto parlare con la Commissione europea per assicurarsi che questo piano fosse consentito.
Alcuni studenti che hanno opinioni politiche diverse si sono accampati fuori dalle università. Ma ora il governo ha dato molti soldi per aiutare a fornire un alloggio agli studenti, in modo che possano tornare a casa. Lo ha detto un politico di nome Rossano Sasso, che ha suscitato qualche polemica.
I 660 milioni di euro saranno subito disponibili, secondo quanto dichiarato dal governo. Quest’ultimo ha inserito un emendamento governativo al disegno di legge conversione del decreto Pa, attualmente riesaminato dalla Camera dei deputati. “Riguarda le misure di incentivazione al c.d. housing universitario introdotte dall’articolo 25 del decreto – legge n. 144 del 2022 ed è finalizzato ad allineare il testo normativo agli esiti delle interlocuzioni con la Commissione europea, definite nella giornata di ieri, che hanno consentito di escluderne la natura di aiuto di Stato. L’emendamento conferma, anche a livello legislativo, l’immediata operatività delle citate misure che destinano 660 milioni di euro” per gli alloggi universitari. Lo dichiara Today.it.
Rimangono comunque dubbi ed incertezze. Finché non si vedrà nulla di concreto, le proteste continueranno. Attualmente, molti studenti manifestato nelle loro sedi universitarie accampati in tenda. Succede a Padova, Venezia, Milano Bologna, Perugia, Firenze e Roma. Molte associazioni studentesche, sui social, reclamano che i 660 milioni non verranno mai utilizzati e che non bisogna fare affidamento sul governo.
A cura di
Rachel Anne Andres Rialo