
Tunisia, sparatoria vicino alla sinagoga di Djerba
Sei morti e nove feriti, questo il bilancio dopo l’attacco armato avvenuto, martedì scorso, alla sinagoga tunisina di El Ghriba, una delle più antiche dell’Africa
Martedì a Djerba, un’isola della Tunisia, sei persone sono state uccise in un attacco armato compiuto vicino all’antichissima sinagoga di El Ghriba, in cui ogni anno vanno in pellegrinaggio migliaia di persone ebree europee e israeliane.
Le persone uccise sono l’attentatore, tre guardie della sicurezza e due visitatori, uno dei quali cittadino francese. Secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno tunisino a sparare sarebbe stato uno dei due agenti, che avrebbe ucciso il collega e poi sparato sui visitatori, prima di essere ucciso da altri agenti che erano di guardia.
Il bilancio dei feriti è di nove persone: quattro visitatori e cinque agenti. Le motivazioni dell’attacco non sono ancora chiare e non è certo neanche se i due visitatori che hanno perso la vita fossero dei pellegrini oppure no.
Djerba come esempio di convivenza pacifica tra ebrei e musulmani
La Tunisia è un paese prevalentemente di fede musulmana, ma a Djerba vive la più grande comunità ebraica, motivo per cui l’isola è stata citata come esempio di convivenza pacifica tra ebrei e musulmani in Medio Oriente.
Non è il primo attentato
Non è la prima volta che la sinagoga El Ghriba viene attacca. Già nel 2002, in un attentato, rivendicato poi da Al Qaida, vennero uccise 19 persone.
a cura di
Andrea Bocchini