
Eni, accusata di lobbying e greenwashing
La principale azienda petrolifera italiana Eni è stata accusata di lobbying e greenwashing da gruppi ambientalisti.
Le organizzazioni ambientaliste stanno facendo causa all’Eni per i cambiamenti climatici. Si sostiene che l’azienda abbia usato “lobbying e greenwashing” per promuovere l’uso di combustibili fossili. Tutto questo, nonostante fosse a conoscenza dei loro pericoli fin dal 1970.
L’organizzazione ambientalista Greenpeace Italia e l’attivista ambientale ReCommon hanno intentato la causa. Questa “per i danni passati e potenziali futuri derivanti dal suo contributo al cambiamento climatico, di cui Eni era ben consapevole ma che ha scelto di ignorare per decenni”, secondo il comunicato di Greenpeace.
Le accuse si basano in parte su uno studio. L’Eni ordinato al servizio no-profit di informazione sul clima DeSmog dal suo centro di ricerca Isvet tra il 1969 e il 1970. Il rapporto indicava chiaramente che, se non controllato, l’aumento dell’uso di combustibili fossili avrebbe potuto portare a una crisi climatica nel giro di pochi decenni. Greenpeace e ReCommon intendono basarsi su un’analoga causa per muoversi contro Eni. Quest causa era stata mossa contro la Royal Dutch Shell, una azienda petrolifera anglo-olandese.
“L’urgenza di agire contro la crisi climatica ci ha spinto a intentare la prima causa sul clima in Italia contro la più grande compagnia energetica del Paese”, ha dichiarato Matteo Ceruti, avvocato dei querelanti. La causa citerà anche due enti governativi – il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Cassa Depositi e Prestiti – per “l’influenza che esercitano su Eni”. Il Ministero e la Cassa Depositi e Prestiti detengono un terzo della partecipazione dello Stato italiano in Eni.
Greenpeace Italia e ReCommon hanno annunciato la causa in una conferenza stampa a Roma martedì, alla vigilia dell’assemblea generale annuale dell’Eni. I gruppi affermano che intendono depositare la causa presso il tribunale civile di Roma entro il 19 maggio e chiederanno che le udienze inizino a novembre.
A cura di
Rachel Anne Andres Rialo