Carlo Fuortes lascia la Rai

Carlo Fuortes lascia la Rai

Maggio 9, 2023 0 di Andrea Bocchini

L’amministratore delegato della Rai si dimette. Negli ultimi giorni si era fatta più concreta l’ipotesi di una sostituzione da parte del governo. Fuortes: “Non ci sono più le condizioni”, l’opposizione insorge

Lunedì, in mattinata, Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai ha annunciato che si dimetterà. Lo ha dichiarato con un comunicato inviato al ministero dell’Economia, il quale è l’azionista di maggioranza del servizio pubblico radiotelevisivo italiano.

Nel comunicato Fuortes ha detto che “non ci sono più le condizioni” per proseguire il suo lavoro in Rai, visto che la volontà dell’esecutivo di rimuoverlo dal suo incarico era oramai chiara.

“Dall’inizio del 2023 sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il servizio pubblico”, ha aggiunto Fuortes.

Il ruolo dell’amministratore delegato è molto importante nella struttura della tv pubblica, perché va a nominare i direttori di rete. Fuortes, 63 anni, era amministratore delegato della Rai dal luglio 2021, nominato dal governo Draghi: l’incarico sarebbe scaduto nel luglio 2024.

Nel comunicato di Fuortes si legge come le sue dimissioni facciano implicito riferimento alle discussioni portate avanti dal governo Meloni in questi mesi, circa una volontà di cambiare la struttura e i dirigenti Rai con altri più vicini alle posizioni della maggioranza esecutiva.

Cosa c’entrano i teatri italiani?

Le discussioni erano delle ipotesi che con il tempo, però, si sono fatte più concrete dopo che il governo aveva approvato un decreto – legge che, tra le altre cose, prevedeva nuove regole per la gestione delle “fondazioni lirico – sinfoniche”, cioè i più importanti teatri italiani.

La nuova norma stabilisce che le cariche a capo di queste fondazioni non possano essere ricoperte da persone che hanno più di 70 anni, compresa quella più importante, il sovrintendente, cioè chi gestisce economicamente il teatro e ne indirizza la direzione artistica.

Questa norma ha praticamente un solo scopo: far decadere l’incarico del sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, il francese Stéphane Lissner che oramai 70enne, quest’anno dovrebbe lasciare il posto prorpio a Fuortes. In questo modo l’esecutivo avrebbe potuto spostarlo dal ruolo dell’ad Rai, e nominare così al suo posto una persona di fiducia, più vicina alla linea governativa.

Ritorna, quindi ancora una volta, il dibattito sul servizio pubblico radiotelevisivo del nostro Paese. La politica può influenzare la rete televisiva? È giusto che le decisioni governative possano influenzare un servizio pubblico?

a cura di
Andrea Bocchini

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