
Nasce il gruppo UE di amici inclusivo, anche l’Italia ne fa parte
Sono nove i Paesi membri che ne fanno parte, l’obiettivo è quello di aumentare l’efficacia e la rapidità delle decisioni di politica estera e sicurezza comune. Anche l’Italia ne fa parte
“Gruppo di amici inclusivo” a sostegno del voto a maggioranza qualificata sulle tematiche di politica estera e sicurezza comune. È quanto si legge in un comunicato del ministero degli Esteri tedesco.
Nove i Paesi membri dell’Ue che ne fanno parte: Germania, Italia, Belgio, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia e Spagna. L’obiettivo di questo gruppo di amici è quello di aumentare l’efficacia e la rapidità delle decisioni di politica estera dell’Ue.
Sullo sfondo la guerra in Ucraina e le crescenti sfide internazionali che l’Unione Europea deve affrontare. Inoltre, i Paesi membri del gruppo di amici sono convinti che i processi decisionali nella politica estera dell’Ue debbano essere adattati al fine di rafforzare l’Unione come attore globale.
Il miglioramento del processo decisionale è fondamentale per la comunità europea anche in vista di altri obiettivi futuri dell’Unione. Il gruppo di “amici” di propone, quindi, di realizzare progressi concreti e pragmatici nei processi decisionali, soprattutto in materia di politica estera e sicurezza, sulla base delle norme già contenute nel Trattato sull’Ue.
I membri del gruppo faranno regolarmente il punto e lavoreranno assieme con tutti gli Stati membri della comunità europea, coordinandosi con le istituzioni comunitarie. L’adesione al gruppo ristretto è aperta a tutti coloro che abbiano l’interesse a migliorare i processi decisionale della politica estera comunitaria, in particolare attraverso il voto a maggioranza qualificata.
Il gruppo di amici condividerà in modo trasparente i risultati delle sue deliberazioni con tutti gli altri Stati membri. Una svolta interna alle aule comunitaria, l’Italia si schiera al fianco di altre alte potenze europee con il fine di migliorare e rendere più rapide le decisioni Ue.
a cura di
Andrea Bocchini