Yemen, morte 78 persone a un evento benefico

Yemen, morte 78 persone a un evento benefico

Aprile 20, 2023 0 di Daniele Gabrielli

Tutto questo nella capitale Sana’a, dove si è generata una calca letale a un evento con distribuzioni benefiche alla popolazione. Le autorità locali parlano anche di 73 feriti

Mercoledì sera si è consumata una delle più grandi tragedie della storia recente dello Yemen, stato della penisola saudita che si affaccia sul mar Rosso e sul golfo di Aden.
Durante una delle celebrazioni per la fine del Ramadan, la festività islamica di Eid al-Fitr, alcuni commercianti locali avevano annunciato la distribuzione di circa dieci euro a persona tra la popolazione. Centinaia di persone si erano così radunate nei pressi di una scuola di Sana’a dove lo scambio benefico sarebbe dovuto avvenire (attività comune per i commercianti yemeniti, soprattutto durante il Ramadan).

Secondo le prime ricostruzioni ricavate da due testimoni, una manciata di forze armate appartenenti ai ribelli Houthi (che controllano la capitale e il nord del paese dal 2014) hanno sparato in aria per calmare la folla. Uno di quei proiettili ha però raggiunto dei cavi elettrici e provocato un’esplosione che ha agitato ancora di più le persone presenti, portando probabilmente alla calca letale.

La cifra dei morti è in continuo aggiornamento, ne sono stati accertati 78 per il momento ma è probabile che quel numero aumenti. Le autorità parlano inoltre di un cospicuo numero di feriti: almeno 73, con 13 di questi che sarebbero in gravi condizioni.

Nei minuti successivi alla tragedia le forze Houthi hanno circondato la zona bloccando i giornalisti e impedendo aggiornamenti esaustivi sulla situazione, ma circolano comunque parecchi video sconcertanti sui social che hanno ripreso la calca e il caos di quei minuti.
I due commercianti organizzatori dell’evento sono stati arrestati, accusati di non aver concordato la distribuzione con la polizia locale.

La situazione politica

Lo Yemen è un paese molto povero, dove si stima che circa l’80% dei suoi abitanti abbia bisogno di aiuti umanitari. La situazione è ancora peggiore alla luce di una guerra civile che imperversa da nove anni, quando le milizie sciite Houthi, appoggiate dall’Iran (stato appunto sciita), occuparono la capitale Sana’a e il nord del paese. Questo provocò la reazione dei paesi sunniti, guidati dall’Arabia Saudita.

La coalizione sunnita finì per controllare la parte meridionale del paese, portando a una spaccatura letale per la popolazione, con bombardamenti e blocchi a porti e aeroporti.

Oggi, le relazioni diplomatiche tra Arabia Saudita e Iran hanno fatto dei timidi passi in avanti: a inizio marzo dopo ben sette anni i due paesi hanno ristabilito i primi contatti diplomatici. Questo ha portato a un dialogo anche sulla situazione dello Yemen, dove la settimana scorsa è avvenuto uno scambio di prigionieri tra le due parti.

a cura di
Daniele Gabrielli

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