Alfredo Cospito interrompe lo sciopero della fame

Alfredo Cospito interrompe lo sciopero della fame

Aprile 20, 2023 0 di Andrea Bocchini

La protesta era iniziata in ottobre 2022 e dopo 6 mesi, contro il 41-bis, l’anarchico ha interrotto lo sciopero. Lo ha fatto sapere al Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il detenuto ringrazia tutti coloro che lo hanno sostenuto. Per i legali, Cospito ha raggiunto l’obiettivo

Il detenuto anarchico, Alfredo Cospito ha deciso di sospendere lo sciopero della fame iniziato lo scorso ottobre per protestare contro il regime detentivo a cui è sottoposto, il 41-bis, che prevede un rigido isolamento dagli altri detenuti, oltre a una serie di grosse restrizioni, motivo per cui è anche noto come “carcere duro”.

Lo ha annunciato lo stesso Cospito al Tribunale di Sorveglianza di Milano, compilando una modulistica prestampata usata per le comunicazioni tra detenuti e magistrati. Nella dichiarazione si legge: “Io sottoscritto Alfredo Cospito comunico di voler sospendere lo sciopero della fame”.

La decisione della Consulta

La decisione di interrompere lo sciopero arriva un giorno dopo un’importante sentenza della Corte Costituzionale che ha ritenuto illegittimo non considerare eventuali attenuanti per uno dei casi che riguarda lo stesso anarchico – un attentato alla caserma dei carabinieri di Fossano, in Piemonte, in cui non ci furono né morti né feriti – cosa che potrebbe fargli ottenere degli sconti di pena, evitando così l’ergastolo.

Nel dettaglio, martedì scorso, nella camera di consiglio, la Consulta ha esaminato attentamente la questione sollevata dalla Corte d’assise d’appello di Torino nell’ambito del procedimento che vede imputato lo stesso Cospito per il reato di strage (articolo 285 cp) in relazione agli ordigni esplosi nel 2006, nei pressi della Scuola allievi carabinieri di Fossano.

I problemi di salute

La fine del digiuno era nell’aria. A causa dell’astensione dal cibo, Cospito aveva cominciato a manifestare problemi di salute che l’avevano spaventato, come una fibrillazione cardiaca e un deficit neurologico a un piede per la mancanza di vitamine. Su consiglio medico, l’anarchico ha ripreso da giorni ad assumere integratori che aveva sospeso, e a nutrirsi con brodo vegetale e bustine di formaggio.

Condannato a 10 anni e 8 mesi per aver ferito e gambizzato l’ad di Ansaldo, Roberto Adinolfi, è a processo per aver messo due ordigni a basso potenziale vicino alla scuola dei carabinieri. Durante i mesi dello sciopero, cominciato a Sassari, è entrato e uscito più volte dal carcere di opera per essere poi ricoverato all’ospedale San Paolo, di Milano, dove tuttora si trova.

Il regime del 41-bis era stato firmato per lui dall’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia e poi confermato dall’attuale ministro Carlo Nordio, considerando l’anarchico pericoloso anche dietro le sbarre per la possibilità che indirizzi azioni violente “fuori”. Il 24 marzo il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva respinto la sua richiesta di continuare a scontare la pena ai domiciliari per ragioni di salute.

Le parole del suo legale

Alfredo Cospito ha interrotto il digiuno “perché non voleva morire e ha comunque raggiunto due obiettivi importanti: la decisione della Consulta di ieri e l’aver fatto diventare il 41-bis un tema noto all’opinione pubblica”. È quanto dichiarato dal legale dell’anarchico.

Cospito, ha aggiunto il suo legale, “è in sedia a rotelle e i medici disperano che possa essere reversibile il danno neurologico riportato al piede”. Il suo cuore, invece, è ripreso, non è più sottoposto ad un continuo monitoraggio.

Intanto, la difesa di Cospito ha presentato il 23 marzo scorso una nuova istanza in cui chiede al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la revoca del 41-bis. È quanto ha appreso l’AGI dal legale del detenuto, Flavio Rossi Albertini. Il legale confida che il ministro Nordio possa accogliere la nuova istanza anche “alla luce della decisione del Tribunale di Sorveglianza di Perugia” che ha annunciato la sua custodia cautelare nell’indagine in cui era accusato di aver istigato azioni violente da dietro le sbarre, con alcuni scritti sulla rivista anarchica “Vetriolo”.

I ringraziamenti di Cospito

Durante i suoi mesi di sciopero, Alfredo Cospito ha perso 50 chili e, interrotto il digiuno ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto: “Grazie a tutti coloro che hanno seguito la mia tenace e inusuale forma di protesta”. Il detenuto, tramite il suo legale, ringrazia chi ha condiviso le ragioni del suo sciopero durato 181 giorni.

a cura di
Andrea Bocchini

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – Natalità, nuova proposta: meno tasse per chi fa più figli
LEGGI ANCHE – Svezia, la speranza che si aggiunga alla NATO in estate