
Emergenza migranti, mille sbarchi nella giornata di ieri
Torna l’emergenza migranti con oltre mille sbarchi nella giornata di domenica 16 aprile. Valerio Valenti, nel frattempo, viene nominato commissario delegato dello stato di emergenza, suscitando alcune polemiche
Ritorna l’emergenza migranti. Solo nella giornata di domenica 16 aprile si sono verificati oltre mille sbarchi provenienti dalle coste africane. Oggi, sono attesi altri 200 migranti soccorsi a circa 170 miglia a sud delle coste della Sicilia sud orientale. Nel frattempo, il dibattito politico riguardo la questione migratoria risulta problematico.
Contesto politico
Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, è stato nominato commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti ma quattro regioni a guida Pd non hanno firmato l’intesa. La Lega, attraverso i capi gruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, accusa i governatori di Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Campania di aver compiuto un gesto molto grave e di fare “ideologia sulla pelle degli immigrati e dei loro stessi cittadini”.
Contro le quattro regioni punta il dito anche Forza Italia, in particolare si esprime Maurizio Gasparri: “Mettono in difficoltà sia le persone che sbarcano e che hanno bisogno dell’aiuto della Protezione Civile e di altre strutture nazionali, sia le amministrazioni comunali dei loro territori”.
Alarm Phone, nel pomeriggio di ieri, ha ricevuto la segnalazione di una barca di legno in pericolo. L’organizzazione non governativa ha scritto: “Abbiamo allertato le autorità italiane e maltesi e non chiediamo ritardi nel salvataggio del gruppo!”. La maggior parte delle persone che hanno ricevuto aiuto e sono state salvate provengono da Paesi segnati da gravi emergenze umanitarie: Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Nigeria, Palestina, Sudan, Somalia. Alla Life Support è stato assegnato il porto di Marina di Carrara che dista circa tre giorni di navigazione dal luogo in cui è avvenuto il salvataggio.
Il capomissione, Emanuele Nannini fa notare: “Il porto assegnato è a circa 50 ore in più rispetto a un porto siciliano. A bordo ci sono persone che hanno subito sofferenze inaudite, violenze, torture, estorsioni. Tenerle altre ore in mare è veramente una cattiveria ingiustificata”.
a cura di
Giulia Prete