Istituito lo stato d’emergenza, facciamo chiarezza

Istituito lo stato d’emergenza, facciamo chiarezza

Aprile 12, 2023 0 di Filippo Cerri

Lo stato d’emergenza è lo strumento con cui si affronta, con mezzi e poteri straordinari, una calamità, dalle crisi umanitarie agli eventi naturali come terremoti o alluvioni.

Durante il Consiglio dei ministri di ieri, 11 aprile, è stato dichiarato dal ministro dell’Interno Piantedosi, uno stato di emergenza nazionale in materia di immigrazione. Durerà 6 mesi e sarà sostenuto da un primo finanziamento di 5 milioni di euro. Ma in cosa di traduce questa decisione?

Lo stato di emergenza serve per affrontare con mezzi e poteri straordinari una calamità, dalle crisi umanitarie agli eventi naturali come terremoti o alluvioni.

Come viene istituito lo stato d’emergenza?

Si tratta di un atto amministrativo regolato dal Codice di Protezione civile che va deliberato dal Consiglio dei ministri su proposta del Presidente del Consiglio. In questo caso la proposta è stata avanzata a causa l’eccezionale incremento dei flussi di migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.

Provvedimenti attivi

Al momento in Italia sono in vigore circa una ventina di provvedimenti questo tipo, dall’emergenza dei profughi dell’Ucraina a diversi casi di alluvione, spesso decisi anche dopo la richiesta del presidente di una Regione o di una Provincia autonoma interessata. L’unico precedente in materia di migranti risale invece al 2011 e prevedeva un piano di equa distribuzione nelle regioni dei profughi provenienti dal Nordafrica.

Il ruolo del commissario

Lo stato d’emergenza nazionale è regolato dall’articolo 24 del Codice della Protezione civile sulla base di alcuni requisiti definiti nell’articolo 7. La dichiarazione dello stato d’emergenza, prevede in alcuni casi la nomina di un commissario cui spetta il compito di supervisionare e realizzare gli interventi previsti dalla dichiarazione. In questo caso il superamento dell’emergenza, la riduzione del rischio residuo, il ripristino dei servizi essenziali e l’assistenza alla popolazione.

Gestione dei fondi

In questo caso si delinea quindi un nuovo assetto temporaneo di poteri, con deliberazioni non più sottoposte al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti. La delibera stabilisce inoltre un ammontare di risorse finanziarie da destinare agli interventi urgenti che vengono attinte dal Fondo per le emergenze nazionali, che può essere progressivamente incrementato nel corso della durata dello stato di emergenza.

Durata dell’emergenza

Quando il provvedimento è di tipo nazionale non supera i 12 mesi ed è prorogabile per altri 12 mesi al massimo. Superato questo lasso di tempo, va varata una legge attraverso un passaggio parlamentare. In alcuni casi il provvedimento può avere rilevanza solo locale o regionale.

a cura di
Filippo Cerri

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