
Medio Oriente, alte tensioni: razzi tra Israele e Libano
Una pioggia di razzi si è abbattuta, nella giornata di ieri, sul nord di Israele. 36 sono stati i razzi lanciati dal Libano. 25 intercettati dal sistema antimissile Iron Dome, alcuni caduti su zone residenziali. Ci sono diversi feriti lievi. Israele ha risposto con l’artiglieria
“La situazione è estremamente seria, invitiamo alla calma e ad evitare l’escalation”, è quanto dichiarato dal generale Aroldo Lazaro, comandante in capo dell’Unifil, la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite. “Unifil esorta alla moderazione e ad evitare ulteriore escalation”, ha poi infine aggiunto.
Nonostante la provenienza dal Libano, le autorità israeliane non hanno dubbi e hanno accusato immediatamente le milizie palestinesi di Hamas. Secondo gli esperti, però, le dimensioni dell’attacco fanno pensare che ci sia stato almeno l’assenso di Hezbollah libanesi.
Gli USA a difesa di Israele
Dall’altra parte del globo, gli Stati Uniti non hanno tardato ad intervenire a difesa di Israele: “Condanniamo il lancio di razzi dal Libano e da Gaza contro Israele”, lo ha affermato Vedant Patel, portavoce del Dipartimento di Stato americano. “Il nostro impegno – ha poi aggiunto – per la sicurezza di Israele è intoccabile e riconosciamo il legittimo diritto di Israele a difendersi da ogni forma di aggressione”.
Israele e Libano già in guerra nel 2006
La tensione è alle stelle sulla linea di confine dopo il più grande attacco missilistico dal 2006, anno in cui le due nazioni si affrontarono in un conflitto della durata di 34 giorni, nella Seconda guerra del Libano. La guerriglia, all’epoca, venne innescata dal lancio di missili e dal rapimento di due soldati israeliani, Ehud Goldwasser e Eldad Regev, per mano di Hezbollah. I morti furono 150 tra gli israeliani e oltre un migliaio di libanesi. I corpi dei due soldati vennero restituiti due anni dopo nell’ambito di uno scambio di prigionieri.
Israele risponde con l’artiglieria
La risposta di Israele, però, non si è fatta attendere. Infatti, l’esercito israeliano ha attaccato obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, in risposta all’attacco libanese. Sono 44 i razzi fatti partire da Israele. Un portavoce militare israeliano ha confermato che le truppe hanno attaccato obiettivi a Gaza. Per il momento non sono state annunciate rappresaglie in territorio libanese.
“Le forze della difesa di Israele (Fdi) hanno attaccato due tunnel terroristi e due siti di fabbricazione di armi dell’organizzazione terrorista Hamas”, ha riferito l’Esercito in un comunicato. “L’attacco è stato lanciato in risposta alle violazioni della sicurezza da parte di Hamas negli ultimi giorni”.
Più di 10 i siti di Hamas colpiti dall’aviazione israeliana nel sud del Libano, mentre a Gaza sono stati centrati 2 tunnel e varie postazioni. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui Hamas ha lanciato da Gaza contro Israele 44 razzi. Uno, ha aggiunto, ha colpito una casa a Sderot ma fortunatamente senza vittime: 14 caduti in area aperta, 8 intercettati, 12 caduti in mare e 9 dentro la Striscia. L’esercito ha istruito i residenti attorno a Gaza di restare nei rifugi fino a nuovo ordine.
Le parole di Netanyahu
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu già aveva promesso di “colpire i nemici” – aggiungendo che – “pagheranno un prezzo per ogni atto di aggressione”. Parole pronunciate dal premier rivolgendosi alla nazione in una riunione del gabinetto di sicurezza.
Il Libano non ha colpe
Dall’altra parte, il Libano “rifiuta qualsiasi escalation dal suo territorio”, lo ha dichiarato il primo ministro Najib Mikati, condannando la raffica di razzi lanciati contro Israele dal suo paese. Il Libano, riprendendo una dichiarazione, “rifiuta l’uso del suo territorio per effettuare operazioni che destabilizzino la situazione”.
Alcuni funzionari della sicurezza libanesi fanno sapere che i razzi lanciati dal Libano verso Israele sono partiti dall’area di un campo profughi palestinese. Ciò suggerirebbe che i razzi siano stati lanciati da militanti palestinesi con base in Libano. Il gruppo militante palestinese Jihad islamica ha salutato i razzi come “un’operazione eroica contro i crimini israeliani nella Moschea di Al-Aqsa” (riferimento all’episodio di violenza a Gerusalemme di un giorno fa, quando alcuni ebrei sono entrati nella moschea).
Già mercoledì si erano registrati scontri al confine con Gaza: incendiati, infatti, copertoni e innalzate barricate e lanciati ordigni improvvisati. Due i lanci di razzi da Gaza verso Israele, secondo quanto aveva fatto sapere l’esercito israeliano: uno caduto sulla Striscia, l’atro in area aperta vicino al confine.
La tensione è alle stelle
Israele fa sapere che è pronta a reagire. “Primo giorno della Pasqua ebraica. Mentre sediamo al tavolo delle feste, con famiglia e amici, Israele affronta razzi da Sud e da Nord. Non si tratta di una coincidenza. Nessuno dovrebbe metterci alla prova, prenderemo tutte le misure necessarie per difendere il nostro Paese e il nostro popolo”, è quanto dichiarato, in un twitter, dal ministro Cohen, commentando gli attacchi mossi dalla Striscia e dal sud del Libano contro lo Stato ebraico.
La tensione è alle stelle, dalle istituzioni libanesi si intende evitare qualsiasi rappresaglia, Israele è pronta con l’artiglieria, le Nazioni Unite invitano a mantenere la calma. In prossimità della Pasqua la situazione è tutt’altro che stabile.
a cura di
Andrea Bocchini