Macron a Pechino, missione di pace per l’Europa
Il presidente francese, Emmanuel Macron incontrerà oggi il suo omologo cinese Xi Jinping, insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Sul tavolo l’Ucraina ma anche gli scambi commerciali
“La Cina è importante per la pace in Ucraina”, ha affermato il Capo di Stato francese, Emmanuel Macron oggi a Pechino, per una visita di tre giorni in Cina, la prima dal 2019. Ad accoglierlo, il ministro degli Esteri, Qin Gang.
Ieri, giornata dedicata all’incontro con la comunità francese, mentre oggi – giovedì – si terrà il colloquio con il presidente cinese, Xi Jinping. Partecipazione estesa anche alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Nella giornata di domani, invece, è previsto un viaggio a Guangdong, principale centro della megalopoli da 70 milioni di abitanti, nel sud del paese, che comprende anche le città di Hong Kong, Macao e Shenzen.
Rivolgendosi alla comunità francese, Macron ha affermato come la Cina possa svolgere “un ruolo importante” per la ricerca di una “via per la pace” in Ucraina. La Francia si impegnerà “in questa responsabilità condivisa per la pace e la stabilità”. Il capo dell’Eliseo ha aggiunto, inoltre, che l’Europa non deve “separarsi” economicamente dal gigante cinese: “Non dobbiamo dissociarci e separarci”, Parigi “si impegnerà in modo proattivo a continuare ad avere relazioni commerciali con la Cina”.
Secondo fonti parigine, l’obiettivo dell’incontro istituzionale è quello di evitare il peggio, cioè un possibile sostegno economico e militare cinese nei confronti della Russia. Il clima tra Ue e Cina è teso. La presidente Von der Leyen ha affermato che “il modo in cui la Cina continuerà a reagire alla guerra di Putin sarà un fattore determinante per il futuro delle relazioni” tra Pechino e Bruxelles.
L’ambasciatore cinese presso le istituzioni comunitarie, Fu Cong, nutre la convinzione che questo incontro possa far cambiare idea alla Von der Leyen: “Speriamo che il suo dialogo con i leader cinesi la aiutino a capire meglio la Cina”, ha affermato Fu Cong.
L’altra motivazione dietro l’incontro franco – cinese
Macron non si è mai sottratto a coltivare relazioni bilaterali franco – cinesi in ottica europea. Tuttavia, la posta in gioco è alta e strettamente francese: l’obiettivo di “far brillare l’economia nazionale” e “rilanciare il commercio estero” è sottolineato dai media parigini. Dietro a Macron, arrivati per questo motivo una sessantina di dirigenti di grandi aziende francesi che sperano di riuscire a firmare contratti importanti, soprattutto nel settore della transizione ambientale. Tra questi, i leader di Edf, Alstom, Veolia e Airbus.
Negli ultimi anni, la pandemia da Covid – 19 ha sicuramente deteriorato le relazioni e scambi tra Pechino e Parigi, motivo per cui la visita di oggi sarà cruciale per ridurre il deficit commerciale della Francia. Ad aggravare la situazione anche l’aumento vertiginoso delle importazioni francesi, a causa della necessità di prodotti sanitari, attrezzature mediche e mascherine. Passata l’emergenza Covid, le conseguenze economiche hanno spinto per importazioni, soprattutto, di merci elettroniche.
Al contempo le esportazioni francesi hanno sofferto il confinamento imposto dalla Cina. Il rallentamento degli scambi ha finito per scoraggiare le grandi realtà francesi che hanno provato a sfidare il grande mercato mondiale, per ritrovarsi poi a fare dietro front, come Carrefour e Auchan.
Sul tavolo di oggi, però, l’Ucraina e le questioni commerciali. Ursula von der Leyen mira ad aprire una nuova pagina nelle relazioni Pechino – Bruxelles, a patto che il Dragone scelga la via del rispetto delle regole internazionali rispetto a quella di un’amicizia con Putin. L’agenda della presidente della Commissione europea prevederà incontri con i rappresentati delle aziende europee attive in Cina, poi incontri bilaterali con il primo ministro Li Qiang e con il Capo di Stato Xi Jinping, prima del grande incontro a cui parteciperà anche Macron.
a cura di
Andrea Bocchini
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