Irruzione negli uffici del Partito Popolare Europeo a Bruxelles

Irruzione negli uffici del Partito Popolare Europeo a Bruxelles

Aprile 5, 2023 0 di Matteo Cantergiani

Martedì 4 aprile, la polizia belga e tedesca hanno coadiuvato gli sforzi per un’incursione negli uffici del PPE di Bruxelles per presunta inchiesta di corruzione.

Con sede a Bruxelles, e un gran numero di seggi al Parlamento europeo, il PPE è uno dei più grandi e influenti partiti di centrodestra a livello europeo. Il raggruppamento in questione, comprende alcuni dei politici più importanti d’Europa, tra cui il presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e il primo ministro svedese Ulf Kristersson.

L’inchiesta

Stando alle prime informazioni, la polizia ha controllato i computer e richiesto documenti e dati relativi ad un’inchiesta in corso sulla presunta corruzione durante la campagna (digitale) elettorale europea del 2019. I media tedeschi riportano che le investigazioni si concentrano sui contratti della campagna digitale per l’aggiudicazione di un appalto ad un’azienda della Turingia (stato della Germania centro orientale).

Mario Voigt

Ulteriori informazioni fanno trasparire il fatto che l’inchiesta non è diretta contro il partito o uno dei suoi attuali dipendenti ma contro il parlamentare Mario Voigt, il leader della CDU in Turingia. Voigt è stato responsabile della campagna digitale per il leader del PPE Manfred Weber durante la campagna elettorale europea del 2019, ed è ora leader della CDU in Turingia.

Secondo quanto riferito, gli investigatori stanno cercando di determinare quanti soldi Voigt avrebbe potuto ricevere o gestire durante quel periodo. Stanno anche cercando documenti riguardanti contratti di lavoro e parlando con testimoni a Bruxelles, hanno detto i media tedeschi.

Lo scorso settembre, la commissione giudiziaria del parlamento dello stato della Turingia ha revocato la sua immunità legale in attesa delle indagini del pubblico ministero tedesco, sebbene non sia chiaro se questo caso sia correlato.

Le dichiarazioni

Voigt nega le accuse. I suoi avvocati hanno descritto l’indagine, iniziata nel settembre 2022, come “sproporzionata ed eccessiva” e insistono sul fatto che il suo cliente non ha fatto “niente di male“.

In una breve dichiarazione, il PPE ha confermato che “i rappresentanti delle autorità di polizia belghe e tedesche hanno visitato la sede del partito a Bruxelles” il 4 aprile, aggiungendo “la visita è collegata a un’inchiesta in corso in Turingia, in Germania. Il partito sta collaborando in piena trasparenza con le autorità coinvolte, fornendo tutte le informazioni e la documentazione pertinenti”. Mentre invece, le autorità della Turingia non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento.

a cura di
Matteo Cantergiani

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