
Lavoro in Italia, ultimi classificati per tasso di occupazione
L’Italia si trova a quasi dieci punti di distanza dalla media europea, nonostante la crescita del tasso di occupazione tra i 15 e 64 anni.
Secondo l’Eurostat, il tasso di occupazione in Italia sia maschile che femminile è salito di 1,9 punti, passando dal 58,2% al 60,1% nel 2022. Sorpassati dalla Grecia, che ha migliorato la propria performance, il nostro paese finisce in fondo dalla classifica. Raggiungere la Germania ora, sembra un miraggio e la distanza con la media UE rimane comunque alta (14 punti).
L’occupazione italiana maschile si trova al 69,2% ed è migliorata di 2,1 punti rispetto al 2021. Rimane comunque dietro alla Grecia che arriva a quasi 4 punti di crescita, dal 66,4% al 70,3%, molto più vicina alla media UE rispetto all’Italia.
Il tasso di occupazione italiana nella fascia d’età tra i 55-64 anni è migliore rispetto ad altri paesi, il suo divario con la media UE nettamente inferiore. L’Italia infatti si posizione sopra il Lussemburgo e la Romania con il suo 55%, mentre gli altri due paesi si trovano rispettivamente al 46,6% e al 46,7%.
L’anno scorso, il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico durante un forum ANSA aveva dichiarato che inserire il salario minimo nel mondo del lavoro sarebbe stato fattibile. Di recente però, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affermato in merito che il suo governo non ha intenzione di introdurre il salario minimo, in quanto “nel nostro sistema, un parametro di questo tipo rischierebbe di creare per molti lavoratori condizioni peggiori di quelle che hanno oggi“.
A cura di
Rachel Anne Andres Rialo