
Ritardi Pnrr: richiesta di allungamento scadenze all’UE
L’Italia non riuscirà a completare entro il 2026 tutti i progetti compresi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il governo chiederà all’Unione Europea di estendere la scadenza al 2029.
La terza rata per il Pnrr non è stata ancora versata da parte della Commissione Europea. Anzi, Bruxelles conferma il congelamento dei fondi, che valgono 19 miliardi di euro, per inefficienza e ritardi. Secondo la tabella di marcia, l’Italia si trova nettamente indietro con il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti dal Pnrr: a fine 2022, solo 10 obiettivi su 50 erano stati raggiunti. La Corte dei Conti valuta che solo il 6% dei fondi totali stanziati, circa 23 miliardi di euro, per il Piano Nazionale sono stati utilizzati.
Responsabilità del Governo Draghi
Secondo il cronoprogramma finanziario, molti degli obiettivi potranno essere realizzati o partire ufficialmente solo dal 2024/2025, a ridosso della scadenza posta dall’UE. Per questo motivo, il governo vuole chiedere a Bruxelles altri 6 anni di tempo. Secondo il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il congelamento dei fondi non è dovuto solamente ai ritardi legati al Pnrr ma anche al precedente governo.
Infatti, la Commissione europea al giorno del versamento della terza rata, si è vista costretta a richiedere altri 30 giorni di tempo. Questi furono dovuti alla valutazione di tre target, scelti dal Governo Draghi, di cui due poi bocciati, il terzo ancora in revisione. La Commissione non ha approvato i due progetti all’interno dei Piani Urbani Integrati: la riqualificazione dello stadio di Firenze e della creazione del Bosco dello Sport a Venezia.
Intanto, il Sole 24 Ore conferma che perlopiù gli obiettivi legati alla cultura son stati raggiunti. “Tra le misure volte a ristrutturare gli asset della filiera si inseriscono l’accessibilità, sia fisica che digitale, la sostenibilità ambientale e la sicurezza del patrimonio culturale. Con riguardo al 2022, il report presentato dalla Corte dei Conti attesta che tutti e 10 i milestone preventivati sono stati raggiunti”.
A cura di
Rachel Anne Andres Rialo