Meloni alla Camera, polemiche contro le opposizioni

Meloni alla Camera, polemiche contro le opposizioni

Marzo 23, 2023 0 di Andrea Bocchini

Duro scontro in Aula tra la premier e le opposizioni: “Dette falsità, su Cutro calunnie, abbiamo salvato più migranti degli altri governi”. Meloni attesa a Bruxelles per il Consiglio europeo, punto sull’Ucraina con gli altri leader

A Montecitorio, il capo del governo scalda il clima sul tema migranti, dicendo di aver sentito ancora “calunnie e falsità” nei confronti dell’Esecutivo, “dello Stato italiano” e della Guardia costiera. E difende la scelta di coinvolgere l’Europa, di pensare ad un piano Mattei per prevenire le partenza, ribadendo che la prima delle cose da fare è tendere una mano alla Tunisia per evitare “flussi che nessuno saprebbe governare”.

Accanto alla Presidente, Raffaele Fitto, vuote le poltrone dei ministri leghisti. Matteo Salvini era impegnato in varie riunioni al ministero. Giancarlo Giorgetti assente, ma poi presente al pranzo al Quirinale nel corso del quale, raccontano, Meloni avrebbe preso atto dell’allungamento dei tempi sui migranti ed elencato a Sergio Mattarella i dossier su cui si registrano distanze, a partire da quelle con la Germania sugli aiuti di Stato.

Ad un’ora dall’inizio del dibattito, l’arrivo del ministro Valditara. “Mancavano i ministri della Lega” fanno notare i cronisti, “eh l’ho sentito dire”, scherza Valditara, uscito dall’Aula per qualche minuto insieme alla premier.

Carlo Calenda non perde tempo e su Twitter scrive che vede un governo “già in crisi e per le motivazioni sbagliate”. Mentre il Dem, Andrea Orlando, non esclude che i “toni più alti” dell’intervento Meloni, rivolti al M5S, fossero il classico esempio di chi “parla a nuora perché suocera intenda”.

Nessuna parola per il conflitto ucraino che passa in secondo piano. La premier si concentra sul tema migranti chiedendo collaborazione alla Libia. E difende ancora una volta l’azione in mare e il governo dalle “insurrezioni senza prove” per il naufragio di Cutro.

È falso, dice la premier, “che il governo lasci morire i bambini”. Il tono diventa, poi, ironico, quando Meloni risponde al verde Angelo Bonelli che aveva portato in Aula dei sassi del fiume Adige in secca per l’emergenza siccità. “Non sono mica Mosè” replica Meloni.

Ennesima stoccata ai grillini sul Superbonus. La premier sottolinea che il governo abbia “messo le pezze a un buco di 40 miliardi” che è servito solo “ a fare lucrare le banche”.

Poi tocca al Mes che l’Italia ancora aspetta. La premier non si esprime ma chiarisce che si tratta di uno “strumento” e come tale non si può trasformare in un “totem indiscutibile”. La sua ratifica potrebbe diventare strumento negoziale a Bruxelles nella partita sulla revisione del Patto di Stabilità.

Meloni in partenza, direzione Consiglio europeo. Niente spazio nelle camere comunitarie per il tema immigrazione, punto centrale sarà la guerra in Ucraina con gli altri leader europei.

Sul tema migranti, come anche testimoniato dalle recenti aperture della Von der Leyen sulle aspettative di Roma, si enterà nel merito solo in estate.

Nel frattempo gli animi si scaldano, la premier non accetta falsità, le opposizioni arrabbiate chiedono motivazioni e che si faccia luce su una delle tematiche più discusse dell’ultimo mese.

a cura di
Andrea Bocchini

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