
Figli coppie omosessuali, respinto il regolamento UE
Il centrodestra respinge la proposta del regolamento UE che riguarda il riconoscimento dei diritti di figli di coppie omosessuali e l’adozione di un certificato di filiazione.
La bocciatura della proposta arriva in concomitanza dello stop alle registrazioni dei figli nati da coppie omogenitoriali nel Comune di Milano. Si tratta di una ulteriore stretta attuata dal governo Meloni sui diritti LGBTQ+, criticata aspramente dalle opposizioni. Il regolamento UE prevede che la genitorialità stabilita in uno Stato dell’Unione Europea venga riconosciuta in qualsiasi altro Stato membro, senza particolari procedure. Esso sarebbe stato applicato sia ai figli di coppie eterosessuali che omosessuali, ma anche figli adottati e figli di madri surrogate.
PD e MS5 “La maggioranza porta l’Italia sull’asse di Orban”
Simona Malpezzi, capogruppo del PD al Senato ha commentato la bocciatura dicendo che “Questo regolamento proposto dall’Unione europea non andava a intaccare per nulla ordinamenti e leggi italiane ma semplicemente faceva in modo che i figli, con uno status di figli in un determinato Paese della Ue, potessero avere lo stesso status di figli nel Paese europeo dove si spostano con i loro genitori, quindi mettendo al primo posto sempre il diritto prioritario dei minori.” I senatori del MS5 hanno dichiarato che la maggioranza ha giustificato la propria posizione con il “pericolo di una apertura del nostro ordinamento alla maternità surrogata”.
Un passo indietro per il paese
Entrambe le opposizioni si trovano sulla stessa pagina riguardo alla posizione presa dal Governo Meloni: il paese ora si trova in una posizione sempre più in crisi nel quadro europeo. In aggiunta, è stato dichiarato che l’Italia si ritrova ora all’altezza della Polonia in materia di diritti umani. “Oggi è un brutto giorno per la democrazia”.
A cura di
Rachel Anne Andres Rialo