Naufragio migranti, Piantedosi riferisce in Parlamento

Naufragio migranti, Piantedosi riferisce in Parlamento

Marzo 7, 2023 0 di Andrea Bocchini

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi stamane, in Camera e Senato, ha riferito sulla tragedia avvenuta il 26 febbraio al largo delle coste calabresi. “Grave falsità che il governo impedisce i soccorsi, la priorità è sempre la tutela della vita”

Le vittime salgono a 72 nella tragedia che, domenica 26 febbraio, ha colpito Steccato di Cutro, sulle coste calabresi.

Sono stati, infatti, recuperati, nella giornata di oggi, due corpi, di una bimba di 3 anni e una donna. 28 attualmente i minori morti, mentre i superstiti sono 80.

Giornata, però, molto impegnativa quella del ministro dell’Interno, Piantedosi che ha riferito alle Camere, ricostruendo i fatti avvenuti nel giorno del naufragio.

Undici gli applausi, tutti provenienti dai banchi dei senatori della maggioranza. In silenzio le opposizioni.

Pochi i cenni di disappunto espressi in qualche occasione. Come ad esempio, a Montecitorio, quando il ministro Piantedosi ha letto l’elenco dei migranti morti sotto i precedenti esecutivi, e quando ha parlato del dispiacere per il fraintendimento delle sue dichiarazioni.

Rumoreggia il centrosinistra, mentre dal centrodestra si sono alzate urla: “Piantatela!”.

Al termine delle parole del ministro, i parlamentari della maggioranza si sono alzati in piedi.

“Mi dispiace profondamente che il senso delle mie parole sia stato diversamente interpretato”, ha affermato Piantedosi.

“La mia sensibilità e i principi di umana solidarietà che hanno ispirato la mia vita, sono stati il faro, negli oltre trent’anni al servizio delle istituzioni e dei cittadini, di ogni mia azione e decisione”, ha poi aggiunto il ministro nella sua informativa alla Camera.

Piantedosi ha poi dedicato parole per le vittime di questo tragico naufragio dimostrando “vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti”.

Il bilancio delle vittime non è ancora definitivo, ma gli aggiornamenti della Prefettura di Crotone avrebbero portato il numero dei morti a 72.

“Di questi, 54 sono accolti nel Centro di accoglienza richiedenti asilo, 12 nel Sistema Sai a Crotone, 8 ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati in strutture ad hoc, mentre 3, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati”.

“Attenderemo, pertanto, con fiducia e rispetto l’esito degli accertamenti giudiziari”, ha poi aggiunto il ministro dell’Interno.

Dal Senato salgono voci di rabbia contro un’opposizione giudicata “incosciente e vile”, lo ha affermato Michaela Biancofiore, Udc – Noi Moderati, intervenendo nell’aula dopo l’informativa di Piantedosi sul naufragio.

“L’Europa finora è stata incapace di trovare soluzioni. L’incidente è stato causato dai maledetti scafisti. Solo un’opposizione disperata e cattiva può pensare che Meloni abbia voluto questi morti”, ha poi aggiunto.

Concludendo, ha puntato il dito contro il centrosinistra e ha affermato: “Fatevene una ragione, il governo Meloni va a gonfie vele”.

Duri attacchi che hanno sollevato immediata risposta dall’opposizione.

“Alla fine, quelle vite si potevano salvare. Il governo dev’essere indagato per strage colposa come disse anche la Meloni il 14 aprile del 2015, dopo il naufragio al largo di Lampedusa”, ha affermato Peppe Provenzano, Pd, intervenendo alla Camera.

Aggiungendo: “La segretaria Schlein è venuta in commissione alla Camera ed ha usato i morti per chiedere le dimissioni di Piantedosi, Salvini in quanto capo della guardia costiera e Giorgetti perché capo della guardia di finanza. È il solito film che in questo Paese vediamo da 30 anni”.

Dalla Lega, il capogruppo, Riccardo Molinari mostra disappunto: “Avremmo voluto oggi un dibattito con toni differenti  davanti a vittime innocenti, invece in scena una strumentalizzazione per il solo gusto di chiedere dimissioni”.

Dalla compagine del M5S, Vittoria Baldino attacca il ministro Salvini domandando all’aula: “Dov’è Matteo Salvini, perché continua a scappare dal parlamento come un coniglio e non si assume le sue responsabilità? Se ritiene di rispondere solo a se stesso si guardi allo specchio e si dimetta”.

È un botta e risposta quello andato in scena nelle aule del Parlamento

Piantedosi si affida alla giustizia, trovando l’appoggio della maggioranza e la tanta rabbia dall’opposizione.

a cura di
Andrea Bocchini

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