Finlandia, approvato l’ingresso nella Nato

Finlandia, approvato l’ingresso nella Nato

Marzo 2, 2023 1 di Andrea Bocchini

Il Parlamento finlandese approva l’ingresso nella Nato. Indispensabili, ancora, le ratifiche di Ungheria e Turchia

Svolta storica del Paese scandinavo che con una stragrande maggioranza 184 voti favorevoli contro i 7 contrari – ha approvato una legge che autorizza l’ingresso della Finlandia nell’alleanza militare occidentale.

Lo scenario europeo, sconvolto dal conflitto armato in Ucraina, scoppiato lo scorso anno, ha portato come conseguenza un cambiamento nell’assetto partecipativo della Nato.

L’ingresso della Finlandia, infatti, porrà fine a mezzo secolo di neutralità imposta da Mosca e, a seguire, a tre decenni di non allineamento militare.

Prossimo alle elezioni – in data 2 aprile – per il Paese scandivano l’ingresso nell’Alleanza rappresenta sicuramente un banco di prova. Una sfida per il governo e per il primo ministro uscente, Sanna Marin.

Helsinki ha voluto evitare qualsiasi vuoto politico in questa fase di votazione, per poter aderire in tempi rapidi alla Nato, una volta ottenuto via libera di Budapest e Ankara.

Diversa la situazione per la vicina Svezia, candidata dallo scorso anno, ma “bloccata” da un “veto” turco sulla vicenda dei curdi ospitati in terra svedese.

La Turchia ha visto, invece, di buon occhio l’ingresso finlandese e l’esito del voto del Parlamento è senza storia, con la vittoria di un netto “Sì”.

Solo una manciata di parlamentari di estrema sinistra e di estrema destra ha votato contro lamentando la mancanza di garanzie che nessuna arma nucleare sarebbe collocata sul territorio scandinavo.

L’approvazione dell’ingresso alla Nato non significa che Helsinki entrerà automaticamente a far parte dell’Alleanza.

Però il processo potrebbe essere molto rapido, dopo la ratifica del presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, sostenitore dell’ingresso nella Nato, e l’invio di documenti a Washington.

I negoziati tra Helsinki, Ankara e Budapest dovrebbero riprendere il 9 marzo, a Bruxelles.

Come cambierà lo scenario europeo? Nel frattempo, da Mosca, l’allargamento occidentale, non è stato visto di buon occhio.

a cura di
Andrea Bocchini

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