Naufragio nel crotonese, rabbia per le parole di Piantedosi

Naufragio nel crotonese, rabbia per le parole di Piantedosi

Febbraio 28, 2023 0 di Andrea Bocchini

“In queste condizioni non bisogna partire. È un tema etico, sono stato educato a cosa posso fare per il Paese in cui vivo.” Con queste parole, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, parla oggi del tragico naufragio sulle coste calabresi

Sale a 64 il numero delle vittime della tragedia che, domenica mattina, è avvenuta sulle coste di Cutro, in Calabria. Tragico evento in cui hanno perso la vita anche tanti bambini.

Sono stati giorni di silenzio, in cui molte sono le immagini che i media hanno trasmesso. Immagini di una spiaggia ricoperta dai detriti di un’imbarcazione fatta a pezzi dalla potenza del mare

Silenzio interrotto dalle parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che, sulla tragedia di Cutro, ha affermato: “Lanciamo al mondo dei territori da cui partono queste persone questo messaggio, etico prima di tutto: in queste condizioni non bisogna partire”.

Parole forti e chiare che Piantedosi ha detto al termine dell’incontro con i rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine della provincia di Crotone, svoltosi in prefettura, dopo il naufragio.

E ad una domanda di un cronista – Se lei fosse disperato, cercherebbe di raggiungere l’altra parte del mondo?Piantedosi ha risposto: “Io non partirei perché sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi cosa devo aspettarmi dal luogo in cui vivo, ma cosa posso fare io per il Paese in cui vivo per il riscatto dello stesso”.

Parole che hanno suscitato rabbia nel mondo politico (e non solo).

Dalla chiesa, l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, risponde al ministro:  “Un uomo che ha prestato giuramento sulla Costituzione italiana, la stessa che riconosce e garantisce i diritti inviolabili degli uomini, non può fare certe dichiarazioni, ribaltando la colpa sulle vittime”.

Parole inaccettabili per l’opposizione

Dall’opposizione stesso sentimento: “Piantedosi si vergogni, le sue dichiarazioni sono scandalose: un misto di cinismo e assenza di rispetto”, attacca così la deputata Pd, Rachele Scarpa.

“C’è da inorridire davanti a quelle frasi. Si dimetta”, ha affermato il segretario e deputato di +Europa, Riccardo Magi.

Per il M5S, stessa linea di pensiero: “Parlare di irresponsabilità delle persone che rischiano la vita nelle traversate significa non avere contezza del fenomeno migratorio”, ha affermato il capogruppo del movimento alla Camera, Francesco Silvestri.

Contro Piantedosi, anche Azione – Italia Viva: “Scandaloso”.

A difesa del ministro

In difesa del titolare del Viminale, il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani: “E’ inutile dare la colpa al governo, alla guardia di finanza e la guardia costiera. È inutile ribaltare le responsabilità, la responsabilità è di chi traffica esseri umani”.

In serata è poi intervenuto ancora lo stesso ministro dell’Interno commentando, da Parigi, le polemiche, seguite al terribile naufragio: “Credo che tragedie come queste impongano un grande rispetto nei confronti delle vittime, una postura e scelte verbali adeguate. Però trovo vergognoso che esista un livello così alto di strumentalizzazione”.

E mentre il Paese si divide politicamente, la tragedia avvenuta sulle coste calabresi è l’ennesimo campanello d’allarme che implica una riflessione sulla gestione dei flussi migratori.

a cura di
Andrea Bocchini

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