
Crotone, strage di migranti causa naufragio
Ieri mattina, 26 febbraio, un’imbarcazione piena di migranti partita dalla Turchia si è spezzata in due a pochi metri dalla riva di Cruto, Crotone
Il naufragio della nave, carica di migranti provenienti da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria, che stava per sbarcare a Crotone ha provocato 62 morti e decine di dispersi, tra le vittime anche molti bambini. Il bilancio della tragedia avvenuta sulle coste calabresi è, però, ancora parziale.
Dei probabili 180 passeggeri, attualmente 40 sono i dispersi e le vittime minorenni, tra cui due gemelli, hanno un’età compresa tra gli 8 mesi e i 13 anni. I salvati sono 82 e 22 è il numero di trasportati in ospedale, di cui uno in terapia intensiva.
Quando siamo arrivati nel punto del naufragio abbiamo visto decide di cadaveri che galleggiavano ovunque.
Laura De Paoli, medico della Fondazione Cisom Cavalieri di Malta
L’ipotesi più probabile è che il barcone di legno si sia schiantato contro uno scoglio sommerso rimanendo in balia delle onde. La Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta con l’obiettivo di ricostruire l’accaduto e di risalire alle cause della tragedia.
Nella serata di ieri si è espresso il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il quale si è opposto a partenze di questo genere.
Di fronte a tragedie di questo tipo non credo che si possa sostenere che al primo posto ci sia il diritto o il dovere di partire e partire in questo modo.
Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno
a cura di
Giulia Focaccia