Il ministro Valditara contrario alla lettera della preside di Firenze

Il ministro Valditara contrario alla lettera della preside di Firenze

Febbraio 24, 2023 0 di Andrea Bocchini

Annalisa Savino, preside del Liceo Leonardo Da Vinci di Firenze, associava il pestaggio di sabato scorso all’estremismo di destra, ma secondo il ministro dell’Istruzione sarebbe “del tutto impropria”

Non si parla di altro. Il pestaggio, avvenuto sabato scorso davanti al Liceo Michelangelo, di Firenze, non è passato sicuramente inosservato.

L’aggressione, subita da alcuni studenti dell’istituto, sarebbe opera di sei membri del movimento giovanile, di estrema destra radicale, Azione Studentesca.

Pochi gli esponenti politici che si sono espressi sugli avvicendamenti. A rompere il silenzio, però, la preside di un altro liceo del capoluogo toscano, Annalisa Savino.

La Savino, indirizzando una lettera ai suoi studenti, scriveva della necessità di condannare “sempre” la violenza e la prepotenza, descrivendo il pestaggio come vera e proprio azione squadrista e fascista.

Continuava, invitando i suoi studenti a non restare indifferenti davanti a “chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi”. Il fascismo, in Italia, non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque”.

Parole forti, ma soprattutto efficaci che hanno ricevuto immediata risposta.

Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara ha commentato la circolare della preside, definendola strumentalizzazione politica: “E’ una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà”.

Continuando, Valditara ha poi aggiunto: “In Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il fascismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico non abbia posto nelle scuole”.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha mostrato, invece, vicinanza alla preside, ringraziandola del gesto.

L’opposizione insorge

Le dichiarazioni di Valditara non sono certo passate inosservate dalle compagini partitiche.

Debora Serracchiani, capogruppo PD alla Camera ha commentato: “Il comportamento del ministro è inaccettabile, non si mostra all’altezza del suo ruolo, chiediamo che venga con urgenza a riferire in aula”.

Della stessa linea, la deputata PD, Elly Schlein che ritiene una “vergogna” un governo “che tace di fronte ad aggressioni squadriste a scuola e minaccia una preside che scrive di antifascismo a studenti e studentesse”.

Disappunto anche dal leader di Azione, Carlo Calenda: “Valditara è inadatto al ruolo”.

Ondate di polemiche quelle dell’opposizione che avevano detto di aspettarsi una netta condanna da parte del governo, anche perché Azione Studentesca è un’organizzazione molto vicina alla maggioranza esecutiva: la stessa Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ne è stata presidente dal 1996 al 2000.

Il movimento nasce all’interno di Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, e ne fanno parte principalmente ragazzi in età liceale, sostenitori del partito.

Ragazzi che, da parte loro, hanno subito condannato il gesto della preside, affissando davanti al Liceo della Savino uno striscione: “Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare”, firmato “Blocco studentesco“. Bruciando poi, sempre davanti all’istituto, la lettera scritta dalla Savino.

Nel frattempo, i commenti della maggioranza sono stati pochissimi, cercando per lo più di minimizzare gli avvenimenti, descrivendoli per lo più come semplice rissa e non aggressione.

La preside Savino ha ricevuto il massimo appoggio dai suoi studenti che, a gran voce, hanno chiesto al ministro “come mai si è sentito in dovere di commentare la lettera, anziché esprimersi sull’aggressione fascista”.

Intanto, sul fronte giudiziario la Digos ha perquisito le case dei sei esponenti di Azione Studentesca, indagati per violenza privata aggravata e lesioni per l’aggressione. In caso di processo il liceo si costituirà parte civile.

a cura di
Andrea Bocchini

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