
Maxi sciopero del servizio sanitario nazionale in Gran Bretagna
Inflazione, carenza di personale, salari ai minimi storici. Sono queste le motivazioni principali che hanno spinto il personale sanitario britannico ad uno sciopero di almeno 48 ore
I sindacati della Gran Bretagna l’hanno già definito il più grande sciopero del sistema sanitario del paese. Si sono mobilitati in migliaia tra infermieri e personale del Pronto Soccorso per dar vita ad uno sciopero che in realtà è soltanto la punta dell’iceberg. Con un’inflazione a livelli elevati, i lavoratori britannici richiedono al governo aumenti salariali, soprattutto i dipendenti del settore pubblico già alle prese con tagli del personale. Allo sciopero sanitario si sono uniti anche altri rappresentanti di categoria: insegnanti, istruttori di guida, macchinisti, tutti accomunati dalla necessità di avere una retribuzione più alta.
I rischi dello sciopero sanitario
Lo sciopero minaccia di aumentare il carico già elevato del servizio sanitario nazionale che, come altri paesi europei, è finanziato prettamente dallo stato. Lo stesso Stato che, dalla voce del Segretario agli Affari Grant Shapps, cataloga questo sciopero come causa di probabili perdite di vite umane dichiarando che, le persone potrebbero essere lasciate ad “una lotteria dei codici postali quando si tratta di avere un infarto o un ictus”.
Tuttavia, il sistema sanitario del Regno Unito ha ribadito che le cure di emergenza e le sedute chemioterapiche si svolgeranno con regolarità anche durante lo sciopero di 48 ore. Seppur questi servizi siano garantiti, molti appuntamenti sono stati rinviati, e le liste d’attesa per le classiche visite di routine continuano ad allungarsi, a causa anche delle priorità di cura per gli ammalati di virus invernali o Covid-19.
Le parole dei sindacati
La segretaria generale del sindacato rappresentate il personale di ambulanza ha esortato il Primo Ministro Rishi Sunak a negoziare per portare questo sciopero al termine. Stessa richiesta mossa anche dal sindacato del Royal College of Nursing che ha avanzato una proposta di stipendio.
Per ora il portavoce di Sunak ha dichiarato che il Prime Minister non ha in programma di rivolgersi direttamente in persona ai colloqui con i sindacati ma, il governo “desidera continuare a discutere su come trovare una strada da percorrere con i sindacati”.
Il malessere arrecato anche dall’assenza di personale spinge una tirocinante infermiera nell’Inghilterra centrale a dichiarare come tra i giovani, la propensione ad avere una carriera nel settore sanitario sia bassa per i salari inadeguati al carico di lavoro richiesto. Queste sono le sue parole: “Abbiamo bisogno che le persone vogliano entrare nella professione l’unico modo per ottenere questo risultato è aumentare i salari”.
a cura di
Elisa Manzini