
LaFede si racconta in una nuova intervista
Cavalca l’onda degli ultimi giorni estivi per farci sentire un po’ come se fossimo ancora in vacanza, magari sdraiati ancora sotto l’ombrellone inebriati dal dolce odore delle creme solari. Stiamo parlando del singolo d’esordio di LaFede, artista di Milano che dal 9 settembre ci fa ascoltare “Burro al Karitè” (che vede la collaborazione con DSonthebeat.
Viaggio non solo come allontanamento dalla routine, ma anche viaggio come metafora di scoperta e di continua scommessa su se stessi: noi l’abbiamo intervistata!
Ciao Federica benvenuta, come ti senti dopo l’uscita del tuo singolo d’esordio “Burro al Karitè”?
Ciao, grazie mille. Sono molto emozionata. Un bel mix di emozioni super positive.
Raccontaci qualcosa in più sul tuo singolo: come nasce?
‘Burro al karité’ nasce da una presa di coscienza e di consapevolezza su me stessa e sul mio approccio verso il mondo.
Mi rendo consapevole del fatto che sono io che posso, a questo punto della mia vita, decidere di partire per il mondo consapevole del mio valore e di tutta la positività di cui puoi scegliere di circondarti.
Come ti sei avvicinata alla musica?
La musica è, fin da piccola, sempre stata una spinta interiore che ha potuto manifestarsi in modo più strutturato l’anno scorso, quando ho riconosciuto nel pianoforte un mezzo per esprimermi.
Cosa fa LaFede quando non canta?
Quando non canta, LaFede dedica parte del suo tempo allo sport (il tennis, una delle mie valvole di sfogo) e soprattutto ai rapporti sociali. L’amicizia è uno dei miei valori fondamentali perché è fonte di positività e ispirazione.
Su Le Pagine ci occupiamo anche di libri e letteratura: consigliaci un libro che tieni a cuore o che possa esprimere al meglio il messaggio del tuo nuovo singolo!
Un libro letto qualche anno fa dal titolo ‘L’arte della felicità’.
a cura di
Redazione