Quattro chiacchiere con… Sonia Fasulo

Quattro chiacchiere con… Sonia Fasulo

Giugno 14, 2021 0 di STAFF STAFF

Sonia Fasulo, giovane e dinamica mamma in carriera, ha esordito circa un anno fa con il suo primo romanzo: “Parlami di te” edito da Golem Edizioni. Un libro in cui si intrecciano storie d’amore, passione, amicizia, sbagli e un bisogno di
crescere, conoscendo al meglio sé stessi prima di donarsi all’altro.

Parola chiave: comunicare.

Abbiamo incontrato Sonia Fasulo e ci siamo fatti “4 chiacchiere” ecco cosa ci ha raccontato a proposito del suo romanzo e della sua penna…

Ciao Sonia! Benvenuta su Le pagine, rompiamo subito il ghiaccio con la prima domanda che molti dei tuoi lettori si staranno già facendo. Stai scrivendo un nuovo libro, ma soprattutto ci sarà il sequel di Parlami di te? Raccontaci qualche retroscena attuale e qualcuno passato.

Grazie a voi per avermi invitata. Beh si, sto scrivendo il sequel e sarà davvero pieno pieno di colpi di scena. Parlami di Te è stato come il mio primo amore, quello che non si scorderà mai, ma spero davvero che il secondo possa conquistare come sta facendo con me. Con Parlami di Te avevo fatto due copie; la prima era piena di errori, cancellature, appunti e c’erano anche didascalie personali come ‘Sonia fai la spesa’.

Quando ho deciso di inviarlo non ho fatto caso a cosa stavo inviando ed ho mandato a tutte le case editrici la copia con gli errori. Per fortuna che un mio amico se ne è accorto ed ho provveduto a chiedere scusa ed inviare la copia giusta. Che imbarazzo. Nel nuovo invece devo dire che ho già tutto ben preciso nella mia testa ma sono bloccata nello scrivere. Spero solo riesco a completarlo per la data stabilita. Io ci metto tutto il mio.

Parlami di te è un viaggio a ritroso nel tempo per te che sei una donna adulta, ma hai scelto di descrivere un modo “adolescente”, di metterti nei panni della giovanissima Elly e di narrare il suo mondo? Quali sono state le cose più semplici da raccontare e quali le più difficili?

Alcuni episodi sono stati difficili. Oggi c’è il ballo per il compleanno, la moda, escono tra loro, hanno un linguaggio particolare, hanno quella libertà che la mia generazione non ha potuto avere. Questo forse è stato il fattore più difficile. Quando io ero adolescente non potevi fare tutto ciò che volevi o magari permetterti di avere un colloquio con i genitori; loro avevano il cosiddetto comando. La cosa più semplice è stato capire cosa prova davvero un’adolescente, perché anche se diversi anni fa, anche io ho passato quel periodo della mia vita e avrei voluto raccontare cosa davvero provano i ragazzi. Un mix tra forza, confusioni, incertezze e paure che sarebbe il caso di tenere sempre presente.

Si dice che scrivere sia un po’ un auto-terapia. Cosa ha rappresentato per te la scrittura nel tempo e come pensi abbia cambiato?

Scrivere mi aiuta a stare meglio. Anche se è notte fonda e vorrei andare a dormire dopo una lunga giornata, scrivere mi dà quella serenità e calma che nulla riesce a darmi. Anche quando sono triste o nei periodi più difficili l’unica cosa che mi riporta nella mia comfort zone è scrivere. Lettere, super messaggi, frasi, qualsiasi cosa basti che ci sia anima. Spero che nel secondo libro troverete un modo differente di scrivere, più grande, più matura.

Qual è la tua frase preferita di “Parlami di te” e perché?

La frase che adoro è: Se il cuore ti dice che va tutto bene, tu ascoltalo, lui lo sa se va tutto bene.

Come dargli torto.